Il tema della telemedicina è sempre più attuale, soprattutto grazie al considerevole impulso ricevuto dal PNRR (Piano Nazionale Ripresa Resilienza).
La sfida per le realtà del settore si sposta oggi sul piano pratico, oltre che su quello progettuale: interpretare correttamente le linee guida per poter accedere ai finanziamenti previsti.
Il ruolo centrale della telemedicina
Abbiamo già visto nell’articolo “Tablet medicali per telemedicina e assistenza” come i diversi interventi del Governo abbiano sbloccato in modo definitivo il percorso di transizione verso telemedicina e medicina di prossimità.
Ma c’è di più: secondo il PNRR, infatti, all’interno della Missione 6 Salute è previsto proprio lo sviluppo di reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza territoriale sanitaria.
Con un tesoretto di 7 miliardi di euro, lo scopo è quello di “Riformare gli standard strutturali, organizzativi e tecnologici per l’assistenza”.
Sempre per quanto riguarda la telemedicina e più in generale i servizi digitali, il PNRR entra anche nel merito degli obiettivi, specificando che i servizi domiciliari e digitali dovrebbero prendere in carico il 10% degli over 65 non autosufficienti entro il 2026.
L’innovazione informatica prevista dal PNRR
Se in termini di innovazione una buona parte dei fondi è destinata alle grandi apparecchiature ad alto contenuto tecnologico, nel PNRR si trova spazio per anche l’informatica: 1,67 miliardi sono destinati al rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica per la raccolta, elaborazione e analisi dei dati relativi al Fascicolo Sanitario Elettronico.

Telemedicina: come cambia la gestione ordinaria
Le implicazioni di una rivoluzione tecnologica così importante sono notevoli anche sul piano della gestione ordinaria.
Durante il XXII Convegno nazionale dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) tenutosi a giugno 2022, il coordinatore per il gruppo Telemedicina di AIIC, Emilio Chiarolla, ha sottolineato che fra i temi critici ci saranno l’interoperabilità del dato, la sicurezza e la cybersecurity.
Tutti temi che in qualche modo richiamano la necessità, oltre di acquisire competenze nuove, anche di disporre di apparecchiature informatiche adeguate.
Sistemi operativi e infrastrutture obsolete, infatti, non saranno in grado di garantire gli standard minimi di sicurezza che la medicina digitale invece richiederà con sempre più frequenza.
Effettuare acquisti conformi ai piani del PNRR
Come sappiamo, gli acquisti che fanno riferimento ai fondi PNRR devono sottostare non solo alle norme di fornitura, ma anche ad alcuni requisiti specifici dai quali non è semplice evincere un set di linee guida generali. Per esempio, la delibera di Regione Piemonte finalizzata a recepire la Missione 6 del PNRR conta ben 173 pagine.
Quello che emerge è comunque un ruolo di rilievo dei canali di approvvigionamento già esistenti, per esempio Consip, ma sono previste anche procedure aggregate di affidamento.
Dal quadro generale emerge una criticità fondamentale: i tempi di approvvigionamento.
In termini generali il PNRR è noto per richiedere tempi di attuazione piuttosto stretti e per questo il rischio di non riuscire a soddisfarli è piuttosto elevato.
La strategia migliore è indubbiamente quella di affidarsi a fornitori che abbiano una storicità nel settore e che dispongano a loro volta di accordi strategici con le case produttrici.
SisAv aiuta a prevenire la crisi degli approvvigionamenti
Le necessità di rinnovamento tecnologico espresse dal PNRR si collocano in un periodo contingente peculiare in cui, forse per la prima volta, anche del mondo dell’informatica e dell’elettronica la domanda supera l’offerta.
SisAv Medicale, forte della sua presenza storica sul mercato e di fornitori di primo ordine nel campo dell’informatica medicale, si pone in una condizione di vantaggio in termini di:
- capacità di soddisfare gli ordinativi
- fornire strumentazioni conformi ai più elevati standard nazionali ed europei
Tutti i computer medicali che compongono la nostra offerta sono in grado di soddisfare appieno le nuove linee guida del PNRR.